Ieri mattina, leggendo online l’oroscopo dell’Internazionale (quello del cancro – parafrasando – invita a sperimentare acidi o peyote, bah…), mi sono accorta di aver trascurato la mia rubrica preferita: “Regole”.
Dopo un attimo di panico per non aver trovato il link direttamente in homepage, Google vede e provvede: ecco la pagina. Me le rileggo quasi tutte, le Regole, ma questa resta la mia preferita:
Emigrare – 1. Non ti lamentare: il gusto di dire che l’Italia è un paese di merda spetta solo a chi ci resta. 2. Ricorda che i paesi con il sistema politico migliore sono quelli con il clima peggiore. 3. Pensaci bene: vuoi davvero diventare l’ennesimo italiano a Londra? 4. Se sei indeciso su dove rifugiarti chiedi consiglio ai Savoia. 5. Resta nei paraggi, le prossime elezioni potrebbero arrivare prima del previsto. (Internazionale, numero 989, 1 marzo 2013)
A ottobre comincerò a ricevere le prime visite di parenti e amici e, avrò il dovere – come è stato fatto con me all’arrivo – d’illustrare agli ospiti una serie di regole di sopravvivenza sull’isola.
Per portarmi avanti decido d’iniziare a redigere la Mia Costituzione di St. Martin:
- Quello che succede a St. Martin resta a St. Martin (a meno che tu non prediliga l’esilio forzato sull’isola alla possibilità di rientrare in patria).
- Se ti domandi perché ci siano tante fuoristrada in circolazione, aspetta che cominci a piovere.
- Inutile controllare quotidianamente: qui non varia la temperatura esterna, varia solo il livello di umidità.
- Se intravedi un animale morto in mezzo alla strada è sicuramente un’iguana.
- Bere una Piña Colada a colazione non ti rende un alcolista, non qui.
- La scolopendra non è un problema di postura e se la pesti…sono cazzi.
- Cerchi un piscinista competente? Di sicuro sarà un cesso.
- Se per errore ti rivolgi in francese a un nero della parte olandese, questo farà finta di non capirti.
- Escludendo gli appassionati di Crush Fetish, prima di uscire controlla di non avere insetti nelle scarpe e prima di andare a dormire di non averli nel letto, sempre.
- Tra le tue conoscenze del posto un buon 40% sarà inevitabilmente composto da spacciatori.
- A meno che tu non abbia nostalgia delle code in tangenziale durante l’ora di punta, impara a memoria l’orario dei ponti levatoi.
- Il week end: a St. Barts. Taccc!
- Pesche a 15€ al kilo??? No, non hai letto male.
- Se cerchi un compare italiano sull’isola, controlla tra i proprietari dei casinò.
- Usa con parsimonia la salsa creola: picca. Dopo il terzo assaggio non mi contraddirai più e penserai a contattare un buon proctologo.
- Quando un locale ti consiglia di usare la protezione 50, stallo a sentire (anche se hai passato tutti gli ultimi week end a Cogoleto per poter vantare “un fondo” di abbronzatura).
- Non si consulta il meteo, ma la situazione delle correnti oceaniche. E se – come me – non ci capisci una fava, chiedi a un amico di avvisarti dell’arrivo di un ciclone in tempo per poterti barricare in casa.
- Se giri su un motorino truccato senza casco e sei nero, nessun problema. Se bevi una birra e poi vieni fermato dalla Gendarmerie puoi dire addio anche al tuo Arbre Magique al profumo di mango.
- Mai dire a un rasta intento a proporti il suo cd mentre sei spaparanzato sulla sdraio che non ami la musica reggae, limitati a un “non sono interessato”.
- La dengue è come un controllo del fisco: prima o poi se lo beccano tutti ed è dolorosissimo.
- Se non possiedi nemmeno una t-shirt brandizzata di qualche “beach” non puoi ripartire.
- Preparati ad acquistare infradito in stock, ne perderai un paio a ogni happy hour in spiaggia.
- Se intravedi una nebbiolina grigia all’orizzonte, scappa: hai 2 minuti di tempo prima di essere travolto da un temporale tropicale.
- Dichiarando di essere italiano i tuoi interlocutori cercheranno immediatamente di comunicare con te servendosi di quelle 4 parole che conoscono, in spagnolo.
- A Pinel si sta sotto l’ombrellone. Non vantare geni mediterranei, ordinati piuttosto una “piscine” di rosé se vuoi fare colpo sui turisti vicini di sdraio.
Mitica! Vedi, mentre tu sei ora lì che vagamente magari pensi all’aperitivo pre pranzo, io sto col sedere a terra, sul mio terrazzino a birra quasi finita con la settimana del rientro al lavoro che mi batte in testa insieme all’eco delle quindici persone che mi sono dovuta sorbire fino ad un’ora fa a parlare di investimenti in Senegal.
Ti pensavo e mi sono detta che avevo una gran voglia di leggerti e questo post è bellissimo. È favoloso. Mi hai fatto pensare che ho fatto male a chiedere un preventivo per dieci giorni di ferie a novembre alle Seychelles. Io vengo lì! Non a rompere a te, chiaro, ma mi pare sia proprio un bel posto… E io ho tanto bisogno di quei beach parties :))
Grazie ro, i tuoi commenti mi riempiono sempre il cuore! Davvero!
Mi hai fatto venire voglia di una birretta e considernado che ho passato le ultime ore a raccogliere peli di gatto ovunque e a sterminare insetti (altro che aperitivo..), ho deciso che me la merito. Cin! Al tuo futuro viaggio a St. Martin 🙂
A novembre parte l’alta stagione ed è il periodo ideale per farsi una vacanza qui. Non romperesti di certo, sono a disposizione per farti da Cicerone sull’isola e per ogni dritta in fase di organizzazione viaggio. Intanto ti preparo il calendario delle feste in spiaggia…
:DD